I nostri vecchi longform
Qui sotto riportiamo in ordine cronologico (il più recente in cima) i nostri longform del biennio 2018-2019, che non trovano spazio nella sezione ‘Longform’. Un modo per non disperderli e per recuperarli. Buona lettura!
2019
La prima radio del mondo - di Lorenzo Berardi (27/9/19)
Fondata nel 1893 a Budapest, Telefon Hírmondó è stata la prima radio (telefonica) della storia ad avere un proprio palinsesto. Trasmise per 52 anni e arrivò a contare fino a 10mila abbonati.
Fuga per la vittoria (parte II) - di Salvatore Greco (2/9/19)
Le storie di atlete e atleti nati in Occidente, ma figli di una generazione di uomini e donne emigrati dall’Europa centro-orientale in cerca di migliori sorti per se stessi e per i propri figli.
Fuga per la vittoria (parte I) - di Salvatore Greco (31/7/19)
Storie di atlete e atleti nati oltre l’allora Cortina di Ferro o nell’Europa dei totalitarismi, che hanno deciso di cercare gloria e successo altrove.
Le luci d’arte del comunismo - di Matteo Tacconi (13/7/19)
Il Neon Muzeum di Varsavia raccoglie, restaura ed espone le iconiche insegne al neon che illuminarono la capitale polacca e la Polonia negli anni del comunismo.
La lezione dell’89 - di Matteo Tacconi (14/6/19)
La transizione democratica polacca ispirò quella ungherese, e fu la chiave di tutte le rivoluzioni pacifiche che nel 1989 portarono alla caduta del comunismo nell’Europa centro-orientale.
Le mani di Orbán sui media - di Lorenzo Berardi (31/5/19)
A partire dal 2011 il controllo pervasivo del governo sui mezzi d’informazione in Ungheria ha ridotto in modo significativo la libertà di stampa nel Paese. Scopriamo come e perché.
Varsavia in verticale - di Fabio Turco (15/5/19)
Un viaggio attraverso i grattacieli della capitale polacca, per leggere la storia della città da una diversa prospettiva e capire in che direzione sta andando.
Da 15 anni un’Europa minore - di Matteo Tacconi (29/4/19)
Il primo maggio del 2004 Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria aderivano all’Ue. Memorie di viaggio e riflessioni politiche su questi tre lustri di membership comunitaria.
Varsavia lotta per la casa - di Salvatore Greco (14/4/19)
La storia di Jolanta Brzeska, attivista per il diritto all’alloggio uccisa a Varsavia in circostanze misteriose nel 2011 e oggi simbolo dei movimenti per la casa in tutta la Polonia.
L'eredità investigativa di Ján Kuciak - di Lorenzo Berardi (21/3/19)
A un anno dall’assassinio del reporter slovacco, alcuni suoi colleghi hanno creato a Bratislava un centro di giornalismo investigativo che porta il suo nome. Per continuare a lavorare su inchieste internazionali.
Ebrei a Varsavia per sempre - di Matteo Tacconi (8/3/19)
Dall’Olocausto all’epoca della democrazia. Il giornalista Konstanty Gebert ci racconta il percorso compiuto dalla comunità ebraica della capitale polacca, della quale è un noto rappresentante.
Pugni d’oro - di Fabio Turco (22/2/19)
L’epopea della boxe polacca tra gli anni ‘50 e ‘60 raccontata attraverso i suoi due uomini simbolo: Zbigniew Pietrzykowski e Feliks “Papa” Stamm.
Le lunghe antenne della Chiesa - di Salvatore Greco (7/2/19)
Molti ascolti, molti voti, molti affari. In Polonia, Radio Maryja, l’emittente fondata dal sacerdote cattolico Tadeusz Rydzyk è il simbolo del patto ultra-conservatore tra Chiesa e politica.
La radio cecoslovacca del PCI - di Lorenzo Berardi (22/1/19)
Oggi in Italia fu un’emittente clandestina voluta dal Partito comunista italiano, che trasmise per anni da Praga, animata da ex partigiani e rifugiati politici.
1968-1969: torce umane a Est - di Matteo Tacconi (9/1/19)
Le storie di Jan Palach, Ryszard Siwiec e degli altri auto-immolati del 1968-1969 in Cecoslovacchia, Polonia e negli altri Paesi oltre l’allora Cortina di Ferro.
2018
L’onda infranta - di Fabio Turco (21/12/18)
La parabola della Nuova Onda, il movimento cinematografico che rese grande l’ex Cecoslovacchia negli anni Sessanta grazie a registi come Ján Kadár, Jirí Menzel e Miloš Forman.
L’Africa che accolse i polacchi - di Lorenzo Berardi (24/11/18)
La storia dei polacchi che, liberati dai gulag sovietici, trascorsero in Africa orientale gli anni della Seconda guerra mondiale. Con un’intervista esclusiva a uno di essi, Henryk Szostak.
L’indimenticabile ‘68 di Praga - di Matteo Tacconi (15/11/18)
Libertà, repressione, protesta, delusione. Petruška Šustrová, intellettuale ed ex dissidente, ricorda l’irripetibile stagione della Primavera di Praga 1968.